IL SISTEMA ENDOCRINO
Il sistema endocrino è formato da un insieme di cellule, raggruppate in strutture, ghiandole endocrine (ipotalamo, ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, timo, surreni, pancreas, ovaia nella donna e testicoli nell’uomo), o sparse nei diversi organi e tessuti (sistema endocrino diffuso), che producono ormoni, rilasciati nel sangue tramite cui raggiungono gli organi/tessuti bersaglio, su cui esercitano le loro funzioni. Gli ormoni possono agire nelle immediate vicinanze, a media distanza o molto lontano dal sito in cui vengono prodotti, e possono stimolare o inibire la funzione delle cellule su cui agiscono, oltre a influenzare la produzione e azione di altri ormoni.
L’ipotalamo e l’ipofisi funzionano come una “centralina” che coordina finemente la funzione dell’intero sistema endocrino. Allo stesso tempo, gli ormoni prodotti dalle ghiandole e cellule endocrine periferiche agiscono su ipotalamo-ipofisi regolandone l’attività (‘feedback’). Esiste una complessa rete di collegamenti tra sistema endocrino e gli altri organi e sistemi, in particolare sistema nervoso ed immunitario, attraverso cui vengono regolati il metabolismo energetico ed osseo, il sonno, l’appetito, la sete, la crescita, lo sviluppo sessuale e la riproduzione, la risposta allo stress e gran parte delle funzioni vitali dell’organismo.
Per questo motivo, l’alterazione della funzione di una ghiandola endocrina – dovuta ad esempio ad una malformazione congenita, piuttosto che un tumore o una malattia infiammatoria-autoimmune – può presentarsi con sintomi molteplici e variabili a carico di diversi organi/sistemi, in maniera acuta o più sfumata, e può essere precipitata da un evento infettivo o traumatico psicofisico. Esistono poi patologie congenite e acquisite che coinvolgono contemporaneamente più ghiandole endocrine e, talvolta, anche organi non endocrini.
Compito dell’endocrinologo è di ipotizzare, partendo dai segni e sintomi del paziente, la presenza di un’alterazione ad una o più ghiandole endocrine, ed impostare, conseguentemente, il più appropriato iter di esami di laboratorio e di diagnostica per immagini – es. ecografia, TAC e risonanza magnetica – per comprenderne la causa. Prerogativa dell’endocrinologia è l’esecuzione di ‘test dinamici’, con i quali si stimola o inibisce, a seconda del sospetto diagnostico, la funzione di una determinata ghiandola.
Segue il trattamento, medico, chirurgico o combinato, a seconda del tipo e sede della patologia. La diagnosi e il trattamento richiedono spesso la collaborazione dell’endocrinologo con altri specialisti, in particolare radiologi, medici nucleari, chirurghi e nutrizionisti.